venerdì 4 maggio 2018

“SUGGERIMENTI PER LA BONIFICA CHIMICA DEI CAPI D’ ABBIGLIAMENTO E DELLA BIANCHERIA"

Indossare abiti e utilizzare biancheria e tessuti per la casa chimicamente bonificati è di fondamentale importanza per le persone con Sensibilità Chimica Multipla MCS ed Elettrosensibilità EHS e per i loro familiari ed amici.
Praticare la bonifica chimica dei tessuti con i quali si viene in contatto è importante anche per le persone affette da gravi patologie degenerative o intolleranze, allergie e asma, come lo è anche nel caso di bambini piccoli e donne in allattamento.
L'Associazione ReMedia malattie e disabilità ambientali organizza incontri ed eventi durante i quali  si richiede ai partecipanti di osservare la pratica della bonifica chimica, oltre che della bonifica elettromagnetica, della propria persona, degli indumenti e degli accessori in tessuto.
Le fibre degli indumenti possono trattenere molteplici sostanze tossiche utilizzate nella lavorazione industriale, solventi, olii minerali, sbiancanti, coloranti e tinture.
Ricordiamo che anche gli indumenti le cui fibre provengono da coltivazione organica, in fase di lavorazione, possono essere trattati e rifiniti con le stesse sostanze chimiche tossiche che si trovano negli abiti convenzionali.
Gli indumenti appena acquistati possono aver subito dei trattamenti di finissaggio con prodotti tossici, cancerogeni o allergenici come la formaldeide o come i ritardanti di fiamma.
In seguito, dopo la fase di lavaggio industriale o casalinga, le fibre possono trattenere le sostanze tossiche contenute nei detersivi convenzionali e negli ammorbidenti.
In base alla nostra esperienza possiamo suggerire alcune tecniche di lavaggio, che facilitino la bonifica da sostanze chimiche e tossiche di un'indumento.

Questo tipo di pratica è adatta sui tessuti di cotone, poliestere e solo alcune fibre sintetiche. Le indicazioni per la seta sono riportate in coda.

Quando acquistiamo nuovi tessuti può essere utile stenderli all'aria aperta, dopo averli girati sul rovescio in modo da evitare che scoloriscano e sbiadiscano durante l'esposizione al sole, lasciandoli anche diversi giorni o addirittura settimane e avendo cura di tenerli lontano dalle contaminazioni di fumi o ammorbidenti dei vicini.

AMMOLLO
Una buona strategia è quella di immergere uno o più indumenti di colore simile in una bacinella di plastica o un recipiente smaltato. Usando la lavatrice si possono mettere a lavare anche più capi allo stesso tempo, come è più comodo.
Durante questa fase va ricordato che la durata dell'ammollo è fondamentale, sarebbe meglio una durata di almeno 24 h.
Occorre utilizzare il SALE MARINO (o sale da cucina) in acqua (meglio se filtrata) fino a saturazione della soluzione, cioè fino a che il sale si dissolve. Questo aiuta a conservare integra la tintura del tessuto.
Durante la procedura, se si è sensibili ai prodotti chimici presenti negli indumenti, è consigliabile indossare una MASCHERA o un respiratore.
Adesso si può aggiungere il BICARBONATO DI SODIO che in genere si trova supermercati e negozi che trattano articoli biologici. Per utilizzare il potere igienizzante del bicarbonato occorre versarne 50 gr in un 1 litro d'acqua.

BOLLITURA
In alcuni casi può essere utile la bollitura, sopratutto se si dispone di spazi esterni per eseguirla. Il cotone, in particolare il bianco, in una pentola di acciaio inossidabile per diverse ore, può essere bonificato così molto semplicemente.
E' meglio non eseguire questa pratica in casa, poiché tutti i prodotti chimici tossici vengono rilasciati nell'ambiente chiuso.
Aggiungendo diverse manciate di sale marino durante la bollitura si migliora l'esito dell'operazione, facendo sempre attenzione a sciogliere bene il sale il prima possibile perché restando a lungo in contatto con i tessuti può farli scolorire e macchiare.
In seguito si possono lavare i tessuti in lavatrice come descritto nella fase di lavaggio.

LAVAGGIO
Dopo l'ammollo si può effettuare il lavaggio a mano o in lavatrice con un DETERSIVO SENZA SOSTANZE TOSSICHE E SENZA PROFUMO come, ad esempio, il Detersivo Universale Gaia Free (per info 3288861653).
Aggiungendo in questa fase l'ACIDO CITRICO, si otterà una reazione con i contaminanti alcalini del tessuto. Inserendolo inoltre nel comparto ammorbidente del risciacquo, si neutralizzerà il cloro ottenendo un bucato più morbido. La giusta proporzione sarà composta da una soluzione al 10% (100 ml di acqua e una decima parte di acido citrico).

RISCIACQUO
Il risciacquo è una fase della bonifica molto importante. Va eseguito bene e ripetutamente, anche più volte nei giorni a seguire e anche dopo la fase di ammollo, per rimuovere i residui dalle fibre.
Può essere utile controllare l'odore dopo ogni lavaggio fino a che si sarà soddisfatti del livello di bonifica ottenuto che, lo ricordiamo, in base alla soggettiva sensibilità chimica, può essere differente da persona a persona.

ASCIUGATURA
La maggior parte delle persone con Sensibilità Chimica Multipla (MCS) avranno bisogno di uno spazio ventilato e separato da altri ambienti per bonificare i nuovi capi, poiché le sostanze chimiche rilasciate dai tessuti nel liquido, evaporando, possono influire sulla qualità dell'aria. Può essere utile disporre di una stanza ben ventilata.
Alcune persone trovano utile lasciare i propri indumenti sotto il sole o sotto la pioggia, facendo però attenzione alle muffe che potrebbero svilupparsi.

SETA
La seta deve essere lavata solo con DETERGENTI E FLUIDI A BASSO PH come il Fluido Detergente o lo Shampoo per capelli Delicatissimo Gaia Free (per info 3288861653) e risciacquata con una soluzione al 10% di acido citrico aggiunto nell'acqua della bacinella o, se in lavatrice, versata nella vaschetta dell'ammorbidente.
Gli agenti alcalini possono distruggere la seta, quindi non va usato il bicarbonato.

RIMOZIONE della FORMALDEIDE
Per rimuovere la formaldeide dagli indumenti nuovi si può utilizzare il latte scremato, ancora meglio in polvere perché adatto a lunghe conservazioni.
E' indicato un ammollo nel latte da puro a diluito in acqua, in base alle necessità, per almeno 24h.
Occorre fare attenzione che animali o bambini non ingeriscano il liquido perchè alla fine dell'ammollo potrebbe contenere quantità rilevanti di formaldeide.

Il risultato di queste operazioni descritte può variare in relazione alle sensibilità personali, alla durezza dell'acqua (i risultati migliori si ottengono in acqua distillata), alla qualità dei prodotti disponibili e alle sostanze realmente presenti sulle fibre che, purtroppo, non possono essere misurare e definite.

A cura di Mirella Valentini e Carmela Gigantiello
ReMedia malattie e disabilità ambientali

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