venerdì 26 agosto 2016

Il dottore Robert Zarr prescrive passeggiate nella natura anziché medicine


Dottore, ho male qui, e poi è un periodo
che mi sento un po’ giù, cosa posso prendere?
Vada a fare una bella passeggiata al parco, una volta al dì, prima dei pasti.”

Detta così è un po’ romanzata, ma potrebbe essere del tutto verosimile visto che il dottor Robert Zarr, pediatra della Unity Health Care dell’Upper Cardozo Health Center a Washington, DC, sta destando un certo scalpore negli States con le sue ricette medichesui generis (tanto che ne ha parlato anche il Washington Post).

Il dottor Zarr è convinto di una cosa che anche noi sappiamo bene e che ormai è dimostrata con evidenza scientifica: stare nella natura fa solo bene (qui 6 benefici dello stare nella natura4 motivi per portare i bambini nella naturaperché stare nella natura ci fa capire meglio le emozioni e perché camminare in montagna ci rende felici). Obesità, diabete, disturbi dell’attenzione e altre conseguenze della sedentaria vita urbana sono ormai considerati delle vere emergenze nazionali negli USA (da cui, per esempio, il programma della first lady Michelle Obama Let’s Move per indurre a una vita più attiva e più sana). Il dottor Zarr non si arrende alle prescrizioni di Ritalin e altri farmaci del genere e ha deciso unapproccio diverso per i suoi pazienti, che spesso provengono dalle zone più disagiate della città e, non avendo un’assicurazione sanitaria, non possono permettersi l’accesso alle cliniche private: provare a vivere in modo più attivo e sano anche risiedendo in una metropoli.

Detta così pare semplice da dire, ma difficile da farsi. E allora il dottor Zarr ha messo in piedi un sito in cui censisce e monitora ogni spazio verde della città: un giardinetto, un piccolo triangolo verde all’incrocio di due strade, un parco urbano, un’area incolta non fanno differenza per il dottor Zarr, che ne valuta l’accessibilità, la sicurezza e il tipo di frequentazione e poi li inserisce in un grande database organizzato per codice postale (il DC Park Rx), di modo che i suoi pazienti possano trovare facilmente un piccolo angolo verde vicino a casa.

Quello del dottor Zarr è un vero e proprio park prescription program, e la sua è un’attività di counselingper ogni area verde suggerisce cosa si può fare (passeggiate? Jogging? Percorso vita? Calcio? Arrampicata?) e accompagna i suoi pazienti con un follow up che ora riguarda anche gli adulti e le famiglie dei bambini che si rivolgono a lui.

Il dottor Zarr è forse un rivoluzionario ma non un pioniere, visto che il suo approccio medico segue il programma Healthy Parks Healthy People US lanciato nel 2011 e ora sostenuto da un numero sempre maggiore di strutture sanitarie statunitensi pubbliche e private.

In tutto questo il dottor Zarr sta anche raccogliendo una enorme mole di dati su indice di massa corporea, diabete, curve di crescita e altri dati statistici con l’obiettivo di favorire la nascita di una “next generation of environmental stewards”.

il contatto quotidiano con la natura migliora la qualità della vita nella terza età,

Volete vivere a lungo e in salute? C’è una formula segreta: passare del tempo ogni giorno a contatto della natura, spazi ‘verdi’ (dove ci sono piante, fiori, prati) ma anche ‘blu’, ovvero a contatto con corsi o specchi d’acqua.

Come non bastassero questi 6 benefici scientificamente provati (tra cui il miglioramento del sonno e la riduzione degli stati d’ansia), il fatto che la natura ci faccia capire meglio le emozioni e ci renda davvero felici ora uno studio condotto dalla University of Minnesota e pubblicato sulla rivista scientifica Health and Place dimostra come il contatto quotidiano con la natura migliora la qualità della vita nella terza età, aumentando la speranza di vita.

La ricerca è stata condotta su un gruppo di persone tra i 65 e gli 86 anni di Vancouver (Canada) di diverse estrazioni sociali e razze e con varie e diverse problematiche di salute: il solo fatto di garantire più facilmente l’accesso alle aree verdi e blu (aumentando il numero di giardini pubblici all’interno delle città, predisponendo strutture come panchine e viali calpestabili da persone anziane, migliorando il trasporto pubblico verso l’esterno delle città) ha permesso loro di ‘utilizzare’ la natura per essere più attivi dal punto di vista fisico, spirituale e sociale.

Insomma, non si tratta solo di fare una passeggiata, ma anche di fermarsi ad ammirare il paesaggio o un fiore o di interagire con altre persone: in questo modo sono diminuiti i livelli di alcuni indicatori ‘negativi’ (sensazione di noia, solitudine, isolamento) e per alcuni è stato possibile superare blocchi e resistenze dovuti a condizioni croniche di malattia, disabilità o non indipendenza legate all’età.

Secondo Jessica Finlay che ha condotto la ricerca e coordinato il progetto per la University of Minnesota, 3 sono i punti cardine per una vecchiaia lunga e sana:

Considerare il benessere complessivo: gli aspetti mentali e sociali sono importanti tanto quanto quelli fisici.Uscire di casa regolarmente, almeno una volta al giorno, anche solo per andare al giardinetto vicino a casa.Mettere tra le priorità quotidiane il contatto con la natura, fosse anche solo sedersi su una panchina, prendersi cura delle piante o ascoltare il suono dell’acqua che scorre.Buona giornata di benessere a tutti voi! Carmela Gigantiello

mercoledì 24 agosto 2016

Nuove scoperte:” Perché toccare la pelle può alleviare il dolore”.


Salve a tutti! Con questo  nuovo studio voglio spiegarvi perché toccare la pelle può alleviare il dolore .Prima di ogni cosa sappiamo che, un corpo rigido, bloccato ed una mente stressata in continua tensione ,non consentono all’individuo di raggiungere quello stato di benessere psicofisico . In realtà tutto  questo porta con sè ripercussioni negative quali disturbi dello sviluppo, disagi psichici, sofferenze a livello organico e, non ultimo, un indebolimento del sistema immunitario.
Infatti attraverso il con-tatto,  si sperimenta uno stato di profondo rilassamento e benessere psicofisico. Ed è proprio perché credo fortemente nel potere del tocco ed anche del massaggio, ma anche nel manifestarsi di una carezza ,che ho preso  per voi alcuni spunti da un articolo di natura scientifica, che mettono in evidenza l’importanza del tocco nell’alleviare il dolore pur avendo in atto delle patologie come ad esempio :l’MCS(Sensibilità Chimica Multipla),l’EHS(Elettro-sensibilità),Stanchezza Cronica, (Encefalomielite Mialgica) CFS/ME, (Fibro-mialgia ) FM, dove il continuo evitamento delle sostanze  tossiche porta le persone affette da malattie ambientali ed emerenti, ad emarginarsi con l’ambiente esterno, sul posto di lavoro e spesso anche dai familiari.
A  questo punto mi chiedo……ma da dove nasce questo potere così forte del tocco?
 Ho  provato quindi a scoprirlo con  uno studio condotto da un’équipe di ricercatori svedesi dell’Università di Goteborg.
Lo studio infatti, pubblicato sulla rivista scientifica “Journal of Neuroscience”, ha intanto scoperto che quando si osserva qualcuno ricevere delle carezze sensuali, il cervello è attivato in modo simile a quando si è noi stessi in persona a riceverle. La prova? La reazione è ben diversa quando è un oggetto ad essere accarezzato.
Gli autori dello studio hanno analizzato tramite risonanza magnetica nucleare l’attività cerebrale di volontari che venivano accarezzati con  un robot appositamente progettato , con un  motore controllato (FCD), che spazzolava su tutta l'area esatta della pelle per la quale la fibra nervosa è responsabile, con la temperatura nella stanza   mantenuta a 18-20 ° C e la velocità della spazzola  tra 2 e 4 cm / s  uniforme in tutto l'esperimento, dimostrando che il cervello reagisce di più alle carezze lente e sensuali che a quelle rapide.
Lo stesso tipo di reazione cerebrale è stata rilevata anche mentre i volontari, osservavano un video con un’altra persona che veniva accarezzata. . Questo è quanto emerge da un nuovo studio presso l'Accademia Sahlgrenska in Svezia, dimostrando con questa   scoperta  perché toccare la pelle può alleviare il dolore.
Le fibre nervose specializzate  sulla pelle sono chiamate CT nervi (C-tattili) e viaggiano direttamente alle aree del cervello che sono importanti per l'emergere dei sentimenti. Ogni fibra nervosa infatti dell’ individuo, è responsabile per i segnali tattili su circa un centimetro quadrato di pelle. I soggetti sono stati anche invitati  a votare come piacevole o spiacevole  la spazzolatura . Dei nervi della pelle che abbiamo studiato,  solo i nervi CT che hanno  questo forte legame tra la frequenza dei segnali e la sensazione piacevole del tocco, spiega il ricercatore Johan Wessberg, si sono identificati come un sistema vero e proprio  per il tocco limbico, che risulta alla base  delle risposte emotive  tra li individui, ormonali  e del sistema immunitario .
 È evidente dalle esperienze di vita quotidiana ma è stato anche dimostrato empiricamente che il  tocco può avere un forte impatto sul comportamento sociale, sia nel qui e ora, ma anche durante la formazione di relazioni a lungo termine.
Lo scopo di questo studio  è molto utile a scoprire i circuiti neuroanatomici ed inoltre, l'alta risoluzione temporale dell’ EEG / MEG consente indagini più specifiche sui processi neuronali in tempo reale che determinano la sensazione del tatto. 
 Morrison ha spiegato che :“Possiamo provare le stesse emozioni di quando veniamo toccati direttamente anche quando stiamo solo osservando un contatto sensuale fra due pelli”.

Proprio dal con-tatto di due pelli ,che ho voluto approfondire la questione cercando di spiegare cosa succede da quando riceviamo una carezza piacevole anche durante un trattamento di massaggio, dove  i segnali nervosi che dicono al cervello che ci viene lentamente accarezzata la pelle hanno le loro fibre  specializzate sulla pelle.
A questo punto devo necessariamente spiegare  come Operatore del Benessere cosa accade  durante i trattamenti e le tecniche di massaggio, qualsiasi esse siano ,dove si migliora lo stato di salute su due fronti, quello emozionale e quello fisico, grazie a delle attività neurosensoriali legate ai recettori posti sulla pelle dal momento in cui poggio le mie mani sul  corpo del ricevente ed entro in contatto con esso.

Spiego quindi quali funzioni ha la pelle che protegge, esamina, filtra e attenua, modulando gli stimoli , sia quelli provenienti dall'esterno sia quelli interni. Pelle e cervello sono definiti infatti due fratelli ectodermici, da cui scaturiscono tutte quelle sensazioni date dal contatto della propria con l'altrui. Per quanto riguarda i recettori contenuti nella pelle, posso dire che questi non sono altro che neuroni sensitivi e vie di senso, dove tutte le informazioni giungono al SNC(sistema nervoso centrale).  Tutte le informazioni motorie e sensoriali, vengono trasportate grazie a dei fasci di assoni formando i cosiddetti nervi, quelli che collegano il midollo spinale alla periferia sono chiamati nervi spinali. La sensibilità che si percepisce, e che è definita sensibilità generale, è costituita da alcuni recettori come quelli dolorifici(nocicettori), posti nella cute e nelle pareti dei vasi; altri invece sono i meccanocettori che percepiscono gli stimoli tattili di pressione o/e di vibrazione in fase di massaggio o di trattamento. Alcune molecole regolano la crescita degli assoni, che non sono altro che prolungamenti dei neuroni, permettendo la segnalazione cellulare. Le vie di segnalazione coinvolgono più proteine che tra loro sono connesse ed interconnesse, e non avendo una specifica direzionalità possono essere lette sia dalla membrana verso il citoplasma o midollo e viceversa. Queste proteine si rivolgono a proteine effettrici portando alla loro attivazione o inattivazione . Tra queste abbiamo i canali ionici e gli enzimi. Una delle categorie più frequenti tra le molecole che scatenano una risposta cellulare sono gli ormoni.
La carenza di ormoni come l’insulina causa il diabete, la disfunzione degli ormoni della tiroide(T3 e T4) causa ipotiroidismo e ipertiroidismo. Disfunzioni dell'ipotalamo(Cervello emozionale)in caso di stress possono influenzare il sistema endocrino. Questo sistema endocrino è costituito dall'ipofisi, la tiroide, le paratiroidi, le ghiandole surrenali, il pancreas, l'epifisi. Gli organi che hanno una funzione endocrina sono le ovaie e i testicoli, il miocardio, il rene, il timo, la placenta, il fegato, la pelle. Grazie a tutti voi!


martedì 16 agosto 2016

Intossicazione da Mercurio e rimedi per il nostro corpo.

I metalli pesanti, tra i quali annoveriamo di diritto anche il mercurio, sono una silente piaga dei nostri anni: tra inquinamento atmosferico, pesticidi e contaminazioni varie ed eventuali del terreno e del mare, i livelli di mercurio nel nostro organismo tendono negli ultimi anni ad aumentare sempre di più.

Questo fatto non è da prendere alla leggera, in quanto un aumento sopra la soglia di sicurezza di metalli pesanti nel nostro corpo può portare a molti problemi di salute, come l’intossicazione.

Come accumuliamo mercurio nel corpo e quali rischi corriamo?

Mike Adams, un biologo della Natural News Forensic Food Labs, conoscendo gli effetti che il mercurio sta producendo in questi anni anni al nostro organismo, ha intrapreso una ricerca con lo scopo di individuare e selezionare gli alimenti migliori capaci di aiutare il nostro corpo ad eliminare o a non far assimilare proprio il mercurio, uno dei più pericolosi e presenti metalli pesanti nella nostra alimentazione e nel nostro stile di vita moderno, secondo il ricercatore.

Il mercurio in effetti non si trova solo nei vecchi termometri, ma lo possiamo trovare anche negli alimenti OGM, nei pesticidi (frutta e verdura) e in molti pesci, ma anche in vecchie otturazioni dentali e in alcuni vaccini.

Nel mondo moderno risulta quindi altamente improbabile rimanere “puliti” da eventuali contaminazioni di mercurio o altri metalli pesanti, per questo è molto importante conoscere dei rimedi per eliminarli dal nostro corpo.

Secondo gli studi effettuati da Adams esisterebbero degli alimenti con proprietà molto particolari, capaci di legarsi al mercurio durante la digestione impedendone l’assorbimento da parte del nostro organismo e favorendone l’espulsione.

Come sono state effettuate le ricerche?

A pensarci bene sarebbe risultato un po’ poco etico contaminare appositamente delle persone per studiare gli effetti dei vari alimenti, quindi Adams ha costruito un simulatore del nostro apparato digerente, con tanto di sostanza acida capace di simulare i nostri succhi gastrici.

A quest’ultima è stata quindi aggiunta una dose molto precisa di mercurio.

Come conclusione ha sperimentato e catalogato tutti gli effetti di oltre un migliaio di alimenti sul mercurio ottenendo ottimi risultati: molti frutti e alimenti ricchi di fibre sono risultati gli alimenti migliori, come ad esempio la fragola capace di bloccare fino al 95% del metallo pesante o le proteine della canapa che arrivano persino ad un 98%, il burro di arachidi (96%).

La lista dei migliori

Vi riporto la lista dei migliori alimenti per eliminare (o non assimilare proprio) il mercurio dal proprio organismo:

99% chlorella

98% proteine della canapa

96% burro di arachidi

95% fragole

95% foglie di Coriandolo

92% lamponi

91% cacao in polvere

90%; erba di grano

89% granola di cocco e cereali

89% erba d’orzo

88% bacche di Acai

86% farina di frumento

85% polvere di Nori

83% spirulina

83% mirtilli

73% mango

72% senape

54% succo d’arancia

53% riso integrale

20% barbabietole

9% zeolite

Concludendo

Quello che emerge da questo studio è sia la disarmante semplicità con cui ci troviamo nostro malgrado ad accumulare mercurio nel nostro organismo, ma anche la miriade di alimenti sempre disponibili che ci permettono con altrettanta facilità di limitare l’assorbimento di metalli pesanti ed al contempo eliminarli dal corpo.

martedì 9 agosto 2016

La( Sensibilità Chimica Multipla) MCS e EHS (Elettrosensibilita')

La sensibilità chimica multipla (MCS) (Multiple Chemical Sensitivity) è una malattia invalidante, organica, multi-sistemica che evolve in una serie di complicanze sui diversi apparati (da quello  neurologico, immunitario, respiratorio, cutaneo a quello muscolo-scheletrico) manifestando stati gravi, come infiammazione cronica, stress ossidativo, problemi neurologici ed immunitari. E’ considerata una delle più gravi nel mondo, riconosciuta negli Stati Uniti, Canada, Germania inclusa nella Classificazione Internazionale delle Malattie dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO), ICD-10 sotto il codice T 78.4, che rende le persone intolleranti a moltissime sostanze di uso comune .I dati disponibili, e relativi all’incidenza della patologia ,oscillano fra il 3% e il 9% della popolazione, con una predominanza nelle donne ,anche se negli ultimi anni  in uomini e bambini.  La nascita dell’ MCS in genere è scatenata da fattori ambientali, ha inizio con un’esposizione acuta o cronica di una sostanza tossica, dopo di che la  sensibilità  si estende a tante altre sostanze chimiche  comuni come (pesticidi, profumi e altri prodotti miscelati, carburanti, additivi alimentari, tappeti, materiali per l’edilizia ecc.) . Adesso vi indicherò quali sono i prodotti e materiali che causano l’insorgere di  questa grave  patologia, ve ne elencherò alcuni:  • esalazione di gas dai tappeti nuovi • stufe a gas • prodotti per la pulizia • vernici per la casa • pesticidi e conservanti del legno • emissioni dei veicoli • materiali da costruzione  • sostanze chimiche tossiche usate per arte, fotografia, stampa ecc. • formaldeide in vestiti, libri e altri prodotti nuovi • carta, inchiostri, macchine fotocopiatrici e toner per stampanti laser • fumo di tabacco passivo    Una volta avvenuta l’esposizione a queste sostanze tossiche ,l’MCS si manifesta procurando i seguenti sintomi quali:  • difficoltà di respirazione • disturbi del sonno e/o della concentrazione, • perdita di memoria •  emicrania • Nausea •  dolori addominali •  affaticamento cronico • dolori alle articolazioni e muscolari, • irritazioni a occhi, naso, orecchie, gola e/o pelle. • Olfatto Ipersensibilizzato  • N.B  Alcune persone affette da MCS hanno un equilibrio compromesso ed un aumento di: •  sensibilità ai rumori forti •  sensibilità alla luce violenta •  sensibilità al tatto •  sensibilità al calore e al freddo estremi  • sensibilità  ai campi elettromagnetici.  L’evitamento alle sostanze chimiche che possono innescare  le reazioni è di vitale importanza nel trattamento della MCS , anche su piccolissime dosi di sostanze, che normalmente sono tollerate dalla maggior parte delle persone e che sono di uso comune e  quotidiano, qui ve ne cito alcuni:  • cibi chimicamente trattati • aromi e conservanti coloranti • insetticidi •  disinfettanti •  Pesticidi •  Antiparassitari •  Detersivi •  prodotti cosmetici •  Profumi •  Deodoranti • Vernici • Solventi • Colle • carta stampata • inchiostri •  fumi di combustione • prodotti plastici •  materiali per l’edilizia •  fumi di stufe • camini, barbecue •  formaldeide •  trattamenti antitarlo •  conservanti del legno • Moquette • Tappeti • colori artificiali  Le persone affette da MCS per poter manifestare dei miglioramenti anche lievi, devono evitare in maniera rigorosa l’esposizione, ed allontanarsi dalla fonte che ha innescato il disturbo. Nonostante l’allontanamento però ,devo dirvi che le persone malate da MCS sono costantemente minacciate dalla diffusione di nuove sostanze. Quando si è colpiti, anche il contatto con un'altra persona può essere dannoso, se non si è opportunamente bonificati(utilizzando detergenti adeguati ,escludendo l’utilizzo dei profumi ,ecc) poichè si possono innescare  svariate manifestazioni con importanti crisi respiratorie, mettendo l’individuo in serio pericolo di vita. Al di là di come si voglia definirla, la “Sensibilità Chimica Multipla” è una patologia in evidente aumento a causa delle condizioni ambientali progressivamente peggiorate nell’ ultimo decennio.   N.B :Importanti manifestazioni  della MCS si verifica anche per farmaci, anestetici, prodotti medicamentosi ed altri ancora.   Voglio aggiungere che in molti soggetti affetti da MCS, vi è la presenza di Elettrosensibilità. In molti casi infatti, l’ammalato presenta reazioni di intolleranza alle onde elettromagnetiche ,gli è impossibile  comunicare con l’ambiente esterno ,rimanendo isolato, perché non riesce ad utilizzare i dispositivi quali : • telefoni cellulari •  computer •  Radio •  Televisione Essendo pochissimi gli specialisti in Italia ,il malato si trova a doversi confrontare con medici che  NON CONOSCONO NULLA O QUASI DELLA PATOLOGIA DI FRONTE ALLA QUALE SI TROVANO.  Il malato si trova a dover affrontare la nascita di una patologia che non conosce, con sintomi gravi, uno stress correlato con disorientamento, che porta  il paziente inevitabilmente  ad acutizzare ed alterare il suo quadro, diventando   sempre più grave, difficoltoso ma non affrontabile . Oltre che affrontare questa nuova ma grave condizione ,il malato MCS si trova a doversi scontrare con la burocrazia e le  Regioni, poiché molte hanno inserito tale patologia tra quelle invalidanti ed altre no, con evidente disparità di trattamento dei cittadini in funzione della regione di residenza.  Ricapitolando direi che questa condizione avversa ed invalidante, toglie ogni possibilità di vita sociale, molti ammalati perdono il lavoro, a volte bisogna abbandonare la propria abitazione  solo per le esalazioni provenienti dagli appartamenti vicini. Si cerca di trovare l’ambiente piu’ idoneo e meno inquinato possibile . Soli e senza alcun tipo di assistenza, perdendo tutto, la salute, la famiglia, il lavoro e la dignità di essere rispettati nella condizione grave e di malessere. N.B: Tanto ancora c’è da fare ma vorrei focalizzare l’attenzione sulle  scelte di molti medici e di operatori sanitari, per poter sensibilizzare i loro animi, affinchè questi ammalati ricevano le cure adeguate tenendo conto del contesto nel quale viviamo, dove tante patologie tra cui l’MCS(Multiple Chemical Sensivity)  non si sarebbero mai espresse in forma di malattia se i malcapitati affetti fossero vissuti in un contesto ambientale idoneo , pur avendo la predisposizione genetica non si ammalerebbero mai. Gigantiello Carmela

domenica 7 agosto 2016

Stimolazione del Nervo Vago nel trattamento di Linfodrenaggio Manuale secondo il Metodo Vodder e Respirazione Diaframmatica Consapevole

Il termine “vago” deriva dalla parola latina “vagus”, che significa “vagabondo”, “errante”. Probabilmente, i medici hanno coniato questo nome in riferimento al lungo e intricato percorso che il nervo vago compie all'interno del corpo umano.
Decisamente diversa è, invece, la ragione alla base dell'utilizzo del termine “pneumogastrico”. Tale aggettivo si riferisce a due importanti innervazioni del nervo vago: l'innervazione dei polmoni (“pneumo”) e l'innervazione dello stomaco (“gastrico”).

Il ruolo centrale del nervo vago nella regolazione delle risposte emotive e relazionali e, in generale, nei processi di adattamento all’ambiente è ormai ben chiaro e definito. Il nervo vago ci permette di reagire in modo adeguato in situazioni di stress e pericolo. La sua corretta modulazione e la sua “forza” fanno la differenza tra la capacità di rispondere in modo efficace, mantenendo controllo, padronanza e fluidità nelle risposte o, al contrario, una risposta disorganizzata, confusionaria e inefficace.
Il nervo vago ha ricevuto di recente grande attenzione e diffusione grazie al lavoro di S. Porges e alla sua teoria polivagale. In realtà si tratta di un tema il cui studio è iniziato ben prima. Nel 1921 un fisiologo tedesco di nome Otto Lowi scoprì che stimolando il nervo vago si ottiene una riduzione del battito cardiaco e il rilascio di una sostanza che lui chiamò Vagusstoff (in tedesco significa “sostanza del vago”). Successivamente venne identificata come acetilcolina, il primo neurotrasmettitore acetilcolina identificato dagli scienziati. L’acetilcolina ha un ruolo importante nella capacità di tranquillizzarci e il suo rilascio può essere favorito semplicemente respirando in modo diaframmatico  in maniera profonda e con una fase lunga di espirazione. Tornando a Porges il suo grande merito è stato di identificare due vie attraverso cui il nervo vago può funzionare: aprendo alla socialità o, di contro, attivando meccanismi difensivi. Inoltre Porges ha sottolineato il ruolo di quella che ha chiamato “neurocezione” per definire la percezione non cosciente che può avvenire a livello periferico del sistema nervoso e che ha un ruolo centrale nell’attivazione e nel funzionamento del nervo vago. Il nervo vago, o nervo pneumogastrico, è uno dei dodici nervi cranici dell'essere umano, per la precisione il decimo dei nervi cranici ed è il principale rappresentante delle fibre nervose che compongono il sistema nervoso parasimpatico: secondo alcuni studi, costituirebbe il 75% circa di quest'ultime. È un nervo misto, quindi possiede una funzione motoria e una funzione sensitiva. All'interno del corpo umano, compie un lungo percorso: dalla sua nascita nel midollo allungato, attraversa il foro giugulare, passa per il collo, scende nel torace e, da qui, giunge fino all'addome. Nel suo decorso verso l'addome, stabilisce numerose innervazioni: con il condotto uditivo esterno, con la trachea,  con i polmoni, con lo stomaco, con l'intestino ecc .Le principali funzioni del nervo vago sono:
·         aumento delle secrezioni digestive (tra cui quella salivare, gastrica, pancreatica, biliare ed enterica),
·          diminuzione della frequenza cardiaca (bradicardia),
·          incremento dell'attività di peristalsi (soprattutto a livello intestinale),
·         contrazione dei muscoli bronchiali e dilatazione dei vasi arteriosi innervati (carotidi, aorta ecc ).

 Diversi sono i  modi per stimolare il nervo vago :

1)        Sotto una doccia di acqua fredda
2)        Cantando dei mantra, tutti i  canti energici  in modi leggermente diversi attiva il sistema nervoso simpatico e nervo vago
3)        Yoga
4)        Meditazione
5)        Relazioni sociali positive
6)        Respirazione diaframmatica consapevole  
7)        Risate
8)        La preghiera
9)        CIEM / CEMP .  I campi magnetici sono in grado di stimolare il nervo vago
10)      Linfodrenaggio Manuale secondo il Metodo Vodder,importante per l’attivazione del nervo vago  sia in soggetti sani che in presenza di malattie e disabilità ambientali e quindi,persone affette da MCS (Sensibiltà Chimica Multipla ) ed EHS (Elettrosensibilità). 

 Il Linfodrenaggio Manuale Metodo Vodder , praticato anche solo nel collo, viso, addome e diaframma agisce immediatamente sul nervo vago e sul sistema parasimpatico. Il suo tocco leggero ed il suo ritmo costante arrivano molto in profondità, fino ai visceri, creando distensione, riattivando la circolazione e rinforzando le nostre difese immunitarie. Il  cuore ed il collo contengono neuroni che hanno recettori che rilevano la pressione sanguigna e trasmettono il segnale neuronale al cervello , che va a attivare il nervo vago che si collega al  cuore per abbassare la pressione sanguigna e la frequenza cardiaca, favorendo un momento di abbandono e consente un ascolto molto intimo di noi stessi. Durante una seduta di linfodrenaggio associata alla respirazione diaframmatica consapevole, si crea spesso con l’operatore un dialogo non-verbale molto profondo, dove si può trovare, insieme, un istante di vera quiete. E’ lì che si può attingere nuova forza e nuova fiducia.

A cura di Carmela Gigantiello