mercoledì 30 novembre 2016

FORMALDEIDE: NUOVA CLASSIFICAZIONE E OBBLIGHI PER LE AZIENDE

La Formaldeide rientra nelle sostanze che sono state oggetto di modifica della relativa classificazione ai sensi del Regolamento (CE) n. 1272/2008 (Regolamento CLP), che definisce i criteri di classificazione, etichettatura e imballaggio delle sostanze e delle miscele, introducendo i nuovi pittogrammi indicanti i pericoli per la salute. La Formaldeide passa da cancerogeno “sospetto” a cancerogeno “presunto o certo”.

La nuova classificazione è quindi la seguente:

Pericolo: Cancerogenicità

Categoria: Categoria 1B

Frase di pericolo: H350 “Può provocare il cancro”.

Definizione: “è cancerogena una sostanza o una miscela di sostanze che causa il cancro o ne aumenta l’incidenza. Le sostanze che hanno causato l’insorgenza di tumori benigni o maligni nel corso di studi sperimentali correttamente eseguiti su animali sono anche considerate cancerogene presunte o sospette per l’uomo, a meno che non sia chiaramente dimostrato che il meccanismo della formazione del tumore non è rilevante per l’uomo”.

Tale attribuzione, inizialmente prevista dal 1 aprile 2015, è stata poi spostata al 1° gennaio 2016: lo spostamento è stato necessario in quanto il periodo transitorio previsto tra la pubblicazione del regolamento 605/2014 che ha sancito il cambio di classificazione e la data prevista per l’entrata in vigore, è stato ritenuto troppo breve rispetto ad altri casi analoghi. La Formaldeide, o i prodotti che la possono rilasciare, sono utilizzati in diversi settori produttivi (laboratori, industria chimica, cosmetica, trasformazione delle materie plastiche, settore sanitario, funerari etc.).

Pertanto, tra le attività con possibile esposizione, vanno comprese:

Tutte le attività che utilizzano materie prime contenenti Formaldeide.Tutte le attività che utilizzano materie prime contenenti donatori di Formaldeide, tra cui ad esempio le lavorazioni meccaniche con utilizzo di fluidi lubrorefrigeranti (FLR), a meno di dichiarazione esplicita (non è sufficiente la Scheda di Sicurezza) circa l’assenza nei FLR di Formaldeide e donatori di Formaldeide.Tutte le attività per le quali è possibile un rilascio di Formaldeide per termodegradazione, tra cui ad esempio trasformazione a caldo di materie plastiche o gomma. Ai fini della valutazione dei rischi ai quali il lavoratore è esposto, è fondamentale che il Datore di Lavoro, congiuntamente al RSPP e al Medico Competente, effettuino l’immediato adeguamento del Documento di Valutazione dei Rischi,con applicazione a quanto previsto dal titolo IX- Capo II del D.Lgs. 81/08, introducendo misure per limitare l’esposizione al solo personale effettivamente necessario, controllando l’esposizione attraverso l’introduzione del registro degli esposti e specifiche misure ambientali e dosimetriche.

Ricapitolando, gli obblighi principali sono:

Aggiornamento e adeguamento del Documento di Valutazione dei Rischi;Aggiornamento del documento di Valutazione del rischio Chimico;Effettuazione della valutazione da esposizione ad agenti cancerogeni e mutageni;Monitoraggio analitico dei livelli di esposizione;Misure tecniche, organizzative e procedurali di riduzione del rischio: verificare la possibilità di eliminazione della sostanza alla fonte;Sorveglianza Sanitaria e visita medica alla cessazione del rapporto di lavoro;Tenuta del registro degli esposti, coerentemente a quanto definito dall’articolo 243, comma 8 del D.Lgs. n. 81/2008;Formazione e informazione dei lavoratori relativa al rischio chimico e cancerogeno;Scelta dei DPI idonei e misure protettive particolari per le categorie di lavoratori per i quali l’esposizione a taluni agenti cancerogeni o mutageni presenta rischi particolarmente elevati.

lavoratori esposti ad un agente cancerogeno e/o mutageno, ai sensi del D.Lgs. 81/2008, sono sottoposti a sorveglianza sanitaria specifica (art. 242) e sono iscritti all’interno di un registro nel quale è riportata, per ciascuno di essi, l’attività svolta, l’agente cancerogeno o mutageno utilizzato e, se noto, il valore dell’esposizione a tale agente.

Il Datore di Lavoro istituisce e aggiorna questo registro, consegnandone una copia all’Inail e all’organo di vigilanza competente per territorio e comunicando loro ogni 3 anni, o a seguito di richiesta, le variazioni intervenute.

La Formaldeide è stata inserita (in quanto cancerogeno di categoria 1B) nell’elenco delle sostanze soggette ad autorizzazione dell’allegato XIV nel 2014, dopo essere stata classificata dall’ECHA come sostanza candidata per l’inclusione nell’allegato XIV il 19 dicembre 2011. Allo stato attuale, la data a partire dalla quale l’immissione sul mercato e l’uso della sostanza sono vietati, salvo sia rilasciata un’autorizzazione che tenga anche conto dell’utilizzo di tale sostanza, è il 22 agosto 2017.

Grazie

Carmela Gigantiello

giovedì 24 novembre 2016

Il Kefir e le sue straordinarie proprietà di Carmela Gigantiello

Il kefir viene consumato da migliaia di anni , gode sempre più di vasta popolarità (io lo amo) in vari blog e siti.

Scoperto e subito apprezzato dall’uomo già migliaia di anni fa, originario del Caucaso, e tutt’oggi molto usato nelle ex repubbliche Russe.

Viene preparato in modo tradizionale utilizzando latte fresco (di pecora, capra o vacca) e i fermenti o granuli di Kefir formati da un polisaccaride chiamato kefiran che ospita colonie di batteri e lieviti, ma può essere preparato anche con altri liquidi con contenuto di zuccheri come il latte di soia o il latte riso  o latte di cocco.

Definito «l’elisir di lunga vita dei pastori armeni», il kefir ha delle importanti proprietà nutrizionali perché ricco di vitamina B1, acido folico e triptofano. 

La presenza di Lactobacillus rhamnosusrende questa bevanda utile al consumo anche ai bambini e ragazzi in fase di sviluppo 

Ristabilisce la flora batterica, regolando naturalmente l’intestino, il kefir, in passato, è stato usato in ospedali e sanatori per la cura della tubercolosi, del cancro, delle allergie e dei disordini gastrointestinali.

La parola Kefir deriva dal turco “keif” che letteralmente si traduce “sentirsi bene”. Il Kefir è una bevanda fermentata contiene ceppi di lieviti e batteri benefici (in relazione simbiotica) che ne conferiscono le proprietà antibiotiche.

Viene prodotto con la fermentazione di granuli (somiglianti a cristalli) gelatinosi di colore giallo o bianco che contengono un mix di batteri e lieviti mischiati a caseina (proteine del latte) ed “ospitati” da un polisaccaride.

Le sue proprietà.

Fonte di  probiotici con  miliardi di fermenti.La varietà di batteri benefici lo rende uno dei più potenti probiotici disponibili. Oltre ai numerosi ceppi, il kefir è ricco in vitamine, minerali ed amino acidi. Contiene tiamina, vitamina B12, calcio,potassio, magnesio, fosforo, acido folico e vitamina K2, potente vitamina quasi introvabile in altri alimenti.

Nel tempo, al kefir sono stati attribuiti poteri guaritori, quasi miracolosi.Il prodotto finito non è come un vero e proprio yogurt, ma ha un sapore più acido, rinfrescante e contiene microrganismi differenti.

Il kefir è una fonte di acido folico per questo il suo consumo è raccomandato alle donne in attesa.

Sono presenti anche aminoacidi liberi come il triptofano che potrebbe spiegare perché a questa bevanda sia stata attribuita la capacità di mediare un’importante azione sul sistema nervoso centrale.

Ilsuo apporto è infatti fondamentale anche per la sintesi della serotonina, un neurotrasmettitore che regola il comportamento sessuale, la sensibilità, il dolore, l’appetito, ma anche il tono dell’umore, la temperatura corporea, il sonno e il vomito.

Il kefir  non provoca fastidi in persone intolleranti al lattosio. Questo succede poiché i lieviti ed i batteri benefici che lo fermentano, consumano la maggior parte del lattosio presente e producono enzimi molto efficienti (lattasi) al fine di eliminare qualsiasi parte di lattosio ancora rimasta una volta terminato il processo di fermentazione.

Senza pastorizzazione o refrigerazione, il latte si inacidisce e si separa spontaneamente. Questo è dovuto al processo di latto-fermentazione durante il quale i batteri che producono acido lattico iniziano a digerire sia il lattosio (zucchero del latte) che la caseina (l’elemento generalmente di più difficile digestione per gli intolleranti).

Quando questi batteri hanno prodotto abbastanza acido lattico si disattivano i batteri putrefattivi, il latte è effettivamente preservato.

L’enzima lattasi prodotto durante il processo di fermentazione permette a molte persone che sono sensibili o intolleranti al latte fresco di tollerare il kefir.

Durante la fermentazione,una porzione di proteine del latte (caseina) viene decomposta, liberando gli amino acidi di cui è formata. Alcune ricerche dimostrano che le proteine dello yogurt sono digerite due volte più velocemente di quelle del latte non fermentato.

La fermentazione del latte lo rende maggiormente assimilabile in una persona con intolleranza al lattosio, poiché una buona parte del lattosio viene trasformata in acido lattico. poi la presenza dell’enzima lattasi nel latte fermentato, contribuisce alla digestione e benessere del tratto digestivo.

Grazie a tutti voi

Carmela Gigantiello

venerdì 18 novembre 2016

Esposizione da Solvente Organico,effetti sulla salute umana!!!

Questo breve riassunto vuole mostrare   gli effetti neurotossici acuti da esposizione di solvente organico nell'uomo,che derivano dall'azione farmacologica del solvente all'interno del SNC. Questi effetti includono depressione del sistema nervoso centrale, alterazioni psicomotorie, e narcosi. L'inalazione di solventi da parte dei lavoratori può causare effetti che vanno da una intossicazione da alcol simile, alla narcosi e morte per insufficienza respiratoria, con uno spettro di sintomi intermedi che includono sonnolenza, mal di testa, vertigini, dispepsia e nausea ( Browning 1965 ).


In diversi studi svedesi e finlandesi, l'esposizione sperimentale acuta di soggetti umani a cloroformio metile (1,1,1-tricloroetano), stirene, toluene ,alterano le funzioni psicomotorie del sistema nervoso centrale come misurato dall'esecuzione di un compito. L' esposizione di xilene  per 6 hr / giorno su 8 lavoratori, per un periodo di 6 giorni a diverse concentrazioni di 90 o 200 ppm (NIOSH REL, 100 ppm [ NIOSH 1975 ]) ha causato un danno statisticamente significativo di equilibrio del corpo, coordinazione manuale e semplice e tempi di reazione scelta (p <0.05) rispetto ai dati di riferimento stabiliti per questi volontari prima e dopo l'esposizione ( Savolainen et al. 1980 ). 

Gli effetti dell'esposizione sul cambiamento dell'umore sono stati misurati utilizzando scale analogiche visive in 108 operai esposti a solventi (stirene, da 6 a 191 ppm di cloruro di metilene 28 a 173 ppm, o tricloroetano, toluene e xilene combinati, da 3 al 67 ppm) durante la produzione di pannelli fibrosi vetro e barche, pellicole di acetato, o vernice ( Cherry et al. 1983 ). I Feedback soggettivi degli operai ,hanno indicato un peggioramento dell'umore statisticamente significativo (p <0,05) per la fine di un turno di lavoro. Questo risultato è stato misurato con rating di sonnolenza, stanchezza fisica e mentale, e in generale di buona salute per i lavoratori esposti rispetto ai lavoratori di controllo non esposti o  esposti a bassi livelli di stirene. Quando i lavoratori esposti a stirene o cloruro di metilene sono stati valutati per livelli ematici, esisteva una correlazione statisticamente significativa (p <0.05)  tra l'elevazione del livello del solvente nel sangue alla fine del turno di lavoro ed il peggioramento dell'umore durante il turno di lavoro . 


Grazie per l'attenzione!!

Carmela Gigantiello

Link suggeriti:https://www.cdc.gov/niosh/docs/87 104/  

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lunedì 14 novembre 2016

SENSIBILE- Documentario su MCS e EHS di Alessandro Quadretti

Questa è la locandina del film " SENSIBILE "- un documentario su MCS e EHS  di Alessandro Quadretti. Pensiamo che questo film documentario possa essere apprezzato per le qualità artistiche e professionali dell'opera e per la sua finalità divulgativa. Le immagini scorrono a rappresentare un mondo sommerso, sconosciuto a molti, il mondo delle sensibilità chimiche ed elettromagnetiche, un mondo che, se gli appartieni, in qualche modo, ti chiede di testimoniare il dolore, l'esclusione, la rabbia, la forza, la capacità e la voglia di reagire. Questo hanno fatto tutti coloro che hanno partecipato alla realizzazione del film e questo faranno tutti coloro che parteciperanno in ogni modo da adesso. Grazie Alice Ranieri per la bellissima locandina che così perfettamente rappresenta emozioni, vissuti e condizioni dei "sensibili". Noi di "ReMedia " malattie e disabilità ambientali siamo fieri di contribuire in ogni modo a questa impresa così importante per noi. 

Grazie.

Mirella Valentini

ReMedia malattie e disabilità ambientali https://www.facebook.com/remedia.progetto/

Partecipate anche voi amici sostenendo la lavorazione delle fasi conclusive del film con un contributo attraverso la raccolta fondi (cliccando sul link qui in basso accederete al crowdfunding  o ai dati di contatto diretto con il regista), o contattateci attraverso la nostra pagina.

Cliccando sul link qui sotto potrete accedere al crowdfunding e partecipare concretamente alla realizzazione del film:


https://www.eppela.com/it/projects/9946-sensibile-documentario-su-mcs-e-ehs?t=rewards#reward-24704

giovedì 10 novembre 2016