lunedì 19 settembre 2016

Intossicazione da Metalli pesanti: i “Killer subdoli”

Secondo l’OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità, il 25% delle malattie è secondario ad intossicazione da metalli, con una mortalità calcolata al 24%. Una caratteristica di tutti i metalli tossici, che quotidianamente rischiamo di assumere, prevalentemente con l’alimentazione, è quella di interferire negativamente con l’attività di molti complessi enzimatici, provocando un progressivo danno metabolico/energetico: si parla di “killer subdoli” in quanto il meccanismo è di fatto una sostituzione all’interno delle cellule ai minerali necessari per i processi vitali, con conseguente alterazione strutturale e funzionale degli enzimi. Il fenomeno è “subdolamente” adattativo: in carenza di minerali indispensabili per la normale attività fisiologica, o in eccesso di metalli tossici, l’organismo utilizza questi ultimi, che vanno a sostituirsi nei siti di legame dei sistemi enzimatici, ponendo le basi per disturbi e patologie.
Ad esempio:
· il Piombo sostituisce il Calcio,
· l’Alluminio sostituisce il Magnesio
· il Cadmio sostituisce lo Zinco.

Tossicità di alcuni metalli
· Allumino: danni al sistema nervoso centrale: demenza, perdita di memoria.
· Cadmio: danni gastrointestinali, ossei (fratture), immunitari, neurologici, tumori.
· Cromo: danni renali, epatici, respiratori (cancro polmonare).
· Piombo: danni cerebrali, renali, embriologici, neurologici.
· Manganese : danni ematologici (turbe alla coagulazione), metabolici (intolleranza al glucosio), ossei.
· Mercurio: danni genetici (alterazioni DNA), danni cerebrali.
· Nickel: danni respiratori (embolia, asma, bronchite cronica) e cutanei (allergie).
· Stronzio: tumori polmonari, difficoltà di sviluppo osseo in età pediatrica.
· Stagno: danni oculari, cutanei, gastrointestinali ed urologici.
Grazie a tutti voi !

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Carmela Gigantiello

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