giovedì 29 settembre 2016

"I danni del cloro sul midollo osseo ,potrebbero portare all’MCS (Sensibilità –Chimica –Multipla)".di Carmela Gigantiello

Salve a tutti voi!
Oggi voglio raccontarvi una mia esperienza ,verificatasi durante una seduta di trattamento del Linfodrenaggio Manuale Metodo Vodder!
Di fronte a me ho una persona di sesso femminile, carnagione chiara con un’età compresa tra i 25 e 30 anni, apparentemente sana.
Si è presentata da me con l’idea di provare il trattamento ,e dato che ha difficoltà nel detossinare ,si sente sempre gonfia e non riesce a  drenare.
Si mette comoda sul lettino e cominciamo a conoscerci meglio mentre vado a fare il drenaggio !
Durante la conversazione la guardo e risultava pallida ,un po’ lenta nei movimenti tanto che incuriosita ,le pongo alcune domande sulla sua vita cercando di non invadere la sua privacy.
Da subito lei stessa mi confida che avendole riscontrato una lesione al midollo osseo ,il suo medico le dà il cortisone !
A questo punto le chiedo qual è il suo stile di vita e le sue abitudini, e mi racconta che prima era molto più energica avendo fatto nuoto per 10 anni.
Dopo questo racconto mi scatta il campanellino d’allarme e continuo a chiederle come mai ha smesso.
Mi conferma quello che io avevo immaginato ,che è quello di aver abbandonato la piscina perché l’odore del cloro le dava fastidio!!!!
Le chiedo cos’altro poteva recarle sofferenza e disagio ,lei mi dice ad es: i detersivi con i quali la sua mamma lava i capi d’abbigliamento, cambiare  il burro di cacao sostituendolo con uno senza profumo, avvertire un enorme fastidio sul posto di lavoro quando la fotocopiatrice è in funzione.
Finisco di ascoltarla attentamente e termino il trattamento di drenaggio,  salutandola e  fissandole un appuntamento nei giorni a seguire!!
Quando sono rientrata a casa ,non contenta mi sono messa alla ricerca  di alcuni passaggi di quel racconto, valutando che  forse  una potenziale e significativa esposizione al cloro protratta nel corso degli anni ,avrebbe provocato la sensibilità .
Cosi’ ho fatto qualche ricerca e ho trovato su internet ,considerando anche la stagione invernale e di quanti si iscrivono in piscina ,che il cloro  è un composto non petrolchimico ,irritante . Tanto irritante da causare un’intensificazione della sensibilità futura a qualsiasi esposizione ,con perdita delle cellule epiteliali nasali protettive
Questo infatti in acqua reagisce con alcuni residui organici ,formando il cloroformio, ed è  un disinfettante usato per l'acqua di disinfezione delle piscine ,e può avere effetto sulla salute umana.

Nuotatori professionisti trascorrono spesso molte ore nelle piscine e durante l'allenamento compiono molto sforzo fisico. La loro inalazione è più profonda e più potente di quella dei nuotatori amatoriali, per cui inalano più aria ed assorbono più prodotti a base di cloro. Le funzioni polmonari dei nuotatori diminuiscono quando nuotano in piscine disinfettate con il cloro. Molti nuotatori professionisti soffrono di asma. I problemi spariscono quando nuotano in piscine all'aperto, perché il vento rimuove gas dall'aria sopra la piscina. I bambini inalano più aria per unita' di sangue rispetto agli adulti, assorbendo quindi più sostanze gassose in proporzione: il rischio per la salute per i bambini è quindi maggiore.
Le piscine disinfettate con cloro gassoso possono produrre acido cloridrico tramite luce solare. Ciò causa una diminuzione del pH; quando scende al di sotto di 3.6 i nuotatori possono soffrire di abrasioni dentali: lo smalto dentario si dissolve ed i denti diventano fragili e sensibili.
L'esposizione a cloroformio può essere misurata nel plasma sanguigno dei nuotatori: quelli che nuotano a lungo con molto sforzo fisico (nuotatori competitivi) assumono la maggior parte del cloroformio
L'esposizione a basse concentrazioni invece  causa disfunzioni in fegato e reni. Cio'  puo' essere dimostrato dagli enzimi nel sangue che sono indicatori delle funzioni epatiche e renali. Ricerche epidemiologiche mostrano che ci potrebbe essere un rapporto fra esposizione della pelle a sostanze organiche clorurati e ipoclorito e il cancro della pelle per i frequentatori delle  piscine  che sono particolarmente esposti ai sottoprodotti di disinfezione delle piscine per un lungo periodo di tempo.
Una ricerca olandese effettuata nel 2001 dalla Abvakabo  Nederland, ha riguardato le condizioni di lavoro nelle piscine. Sono stati intervistati gli addetti alle piscine e la ricerca ha indicato che molti dipendenti soffrono di poca memoria, affaticamento, raffreddori cronici, problemi di voce, irritazioni agli occhi, emicrania, irritazioni alla gola, eczema e infiammazioni alla fronte. Sono anche menzionati probemi di fertilità, tutti problemi probabilmente causati dalle condizioni di lavoro: queste persone lavorano per lunghe ore in un ambiente caldo e umido e sono esposti a sostanze chimiche. La ventilazione delle piscina è spesso insufficiente e rimangono i sottoprodotti volatili della disinfezione.
Concludo dopo che vi ho raccontato questa mia breve esperienza che ,un utilizzo consapevole dei materiali e prodotti utilizzati   nella disinfezione degli ambienti, da parte delle strutture  pubbliche e private,  puo’ ridurre notevolmente i sintomi relativi alla sensibilità nostra e dei nostri figli, e a migliorare le condizioni di salute delle persone affette da MCS (Sensibilità Chimica Multipla). Grazie a tutti voi.

Fonti: GE.Ziem ,J McTamney ,"Profile of patients with chemical injury and sensitivity" Environ Health Perspect :417-436,1997.

https://www.facebook.com/remedia.progetto/

Gigantiello Carmela

1 commento:

  1. i miei problemi sono cominciati dopo un potente raffreddore virale seguito da una vacanza in un albergo con piscina coperta e idromassaggio

    RispondiElimina