domenica 28 agosto 2016
venerdì 26 agosto 2016
Il dottore Robert Zarr prescrive passeggiate nella natura anziché medicine
“Dottore, ho male qui, e poi è un periodo
che mi sento un po’ giù, cosa posso prendere?”
“Vada a fare una bella passeggiata al parco, una volta al dì, prima dei pasti.”
Detta così è un po’ romanzata, ma potrebbe essere del tutto verosimile visto che il dottor Robert Zarr, pediatra della Unity Health Care dell’Upper Cardozo Health Center a Washington, DC, sta destando un certo scalpore negli States con le sue ricette medichesui generis (tanto che ne ha parlato anche il Washington Post).
Il dottor Zarr è convinto di una cosa che anche noi sappiamo bene e che ormai è dimostrata con evidenza scientifica: stare nella natura fa solo bene (qui 6 benefici dello stare nella natura, 4 motivi per portare i bambini nella natura, perché stare nella natura ci fa capire meglio le emozioni e perché camminare in montagna ci rende felici). Obesità, diabete, disturbi dell’attenzione e altre conseguenze della sedentaria vita urbana sono ormai considerati delle vere emergenze nazionali negli USA (da cui, per esempio, il programma della first lady Michelle Obama Let’s Move per indurre a una vita più attiva e più sana). Il dottor Zarr non si arrende alle prescrizioni di Ritalin e altri farmaci del genere e ha deciso unapproccio diverso per i suoi pazienti, che spesso provengono dalle zone più disagiate della città e, non avendo un’assicurazione sanitaria, non possono permettersi l’accesso alle cliniche private: provare a vivere in modo più attivo e sano anche risiedendo in una metropoli.
Detta così pare semplice da dire, ma difficile da farsi. E allora il dottor Zarr ha messo in piedi un sito in cui censisce e monitora ogni spazio verde della città: un giardinetto, un piccolo triangolo verde all’incrocio di due strade, un parco urbano, un’area incolta non fanno differenza per il dottor Zarr, che ne valuta l’accessibilità, la sicurezza e il tipo di frequentazione e poi li inserisce in un grande database organizzato per codice postale (il DC Park Rx), di modo che i suoi pazienti possano trovare facilmente un piccolo angolo verde vicino a casa.
Quello del dottor Zarr è un vero e proprio park prescription program, e la sua è un’attività di counseling: per ogni area verde suggerisce cosa si può fare (passeggiate? Jogging? Percorso vita? Calcio? Arrampicata?) e accompagna i suoi pazienti con un follow up che ora riguarda anche gli adulti e le famiglie dei bambini che si rivolgono a lui.
Il dottor Zarr è forse un rivoluzionario ma non un pioniere, visto che il suo approccio medico segue il programma Healthy Parks Healthy People US lanciato nel 2011 e ora sostenuto da un numero sempre maggiore di strutture sanitarie statunitensi pubbliche e private.
In tutto questo il dottor Zarr sta anche raccogliendo una enorme mole di dati su indice di massa corporea, diabete, curve di crescita e altri dati statistici con l’obiettivo di favorire la nascita di una “next generation of environmental stewards”.
il contatto quotidiano con la natura migliora la qualità della vita nella terza età,
Volete vivere a lungo e in salute? C’è una formula segreta: passare del tempo ogni giorno a contatto della natura, spazi ‘verdi’ (dove ci sono piante, fiori, prati) ma anche ‘blu’, ovvero a contatto con corsi o specchi d’acqua.
Come non bastassero questi 6 benefici scientificamente provati (tra cui il miglioramento del sonno e la riduzione degli stati d’ansia), il fatto che la natura ci faccia capire meglio le emozioni e ci renda davvero felici ora uno studio condotto dalla University of Minnesota e pubblicato sulla rivista scientifica Health and Place dimostra come il contatto quotidiano con la natura migliora la qualità della vita nella terza età, aumentando la speranza di vita.
La ricerca è stata condotta su un gruppo di persone tra i 65 e gli 86 anni di Vancouver (Canada) di diverse estrazioni sociali e razze e con varie e diverse problematiche di salute: il solo fatto di garantire più facilmente l’accesso alle aree verdi e blu (aumentando il numero di giardini pubblici all’interno delle città, predisponendo strutture come panchine e viali calpestabili da persone anziane, migliorando il trasporto pubblico verso l’esterno delle città) ha permesso loro di ‘utilizzare’ la natura per essere più attivi dal punto di vista fisico, spirituale e sociale.
Insomma, non si tratta solo di fare una passeggiata, ma anche di fermarsi ad ammirare il paesaggio o un fiore o di interagire con altre persone: in questo modo sono diminuiti i livelli di alcuni indicatori ‘negativi’ (sensazione di noia, solitudine, isolamento) e per alcuni è stato possibile superare blocchi e resistenze dovuti a condizioni croniche di malattia, disabilità o non indipendenza legate all’età.
Secondo Jessica Finlay che ha condotto la ricerca e coordinato il progetto per la University of Minnesota, 3 sono i punti cardine per una vecchiaia lunga e sana:
Considerare il benessere complessivo: gli aspetti mentali e sociali sono importanti tanto quanto quelli fisici.Uscire di casa regolarmente, almeno una volta al giorno, anche solo per andare al giardinetto vicino a casa.Mettere tra le priorità quotidiane il contatto con la natura, fosse anche solo sedersi su una panchina, prendersi cura delle piante o ascoltare il suono dell’acqua che scorre.Buona giornata di benessere a tutti voi! Carmela Gigantiello
mercoledì 24 agosto 2016
Nuove scoperte:” Perché toccare la pelle può alleviare il dolore”.
martedì 16 agosto 2016
Intossicazione da Mercurio e rimedi per il nostro corpo.
I metalli pesanti, tra i quali annoveriamo di diritto anche il mercurio, sono una silente piaga dei nostri anni: tra inquinamento atmosferico, pesticidi e contaminazioni varie ed eventuali del terreno e del mare, i livelli di mercurio nel nostro organismo tendono negli ultimi anni ad aumentare sempre di più.
Questo fatto non è da prendere alla leggera, in quanto un aumento sopra la soglia di sicurezza di metalli pesanti nel nostro corpo può portare a molti problemi di salute, come l’intossicazione.
Come accumuliamo mercurio nel corpo e quali rischi corriamo?
Mike Adams, un biologo della Natural News Forensic Food Labs, conoscendo gli effetti che il mercurio sta producendo in questi anni anni al nostro organismo, ha intrapreso una ricerca con lo scopo di individuare e selezionare gli alimenti migliori capaci di aiutare il nostro corpo ad eliminare o a non far assimilare proprio il mercurio, uno dei più pericolosi e presenti metalli pesanti nella nostra alimentazione e nel nostro stile di vita moderno, secondo il ricercatore.
Il mercurio in effetti non si trova solo nei vecchi termometri, ma lo possiamo trovare anche negli alimenti OGM, nei pesticidi (frutta e verdura) e in molti pesci, ma anche in vecchie otturazioni dentali e in alcuni vaccini.
Nel mondo moderno risulta quindi altamente improbabile rimanere “puliti” da eventuali contaminazioni di mercurio o altri metalli pesanti, per questo è molto importante conoscere dei rimedi per eliminarli dal nostro corpo.
Secondo gli studi effettuati da Adams esisterebbero degli alimenti con proprietà molto particolari, capaci di legarsi al mercurio durante la digestione impedendone l’assorbimento da parte del nostro organismo e favorendone l’espulsione.
Come sono state effettuate le ricerche?
A pensarci bene sarebbe risultato un po’ poco etico contaminare appositamente delle persone per studiare gli effetti dei vari alimenti, quindi Adams ha costruito un simulatore del nostro apparato digerente, con tanto di sostanza acida capace di simulare i nostri succhi gastrici.
A quest’ultima è stata quindi aggiunta una dose molto precisa di mercurio.
Come conclusione ha sperimentato e catalogato tutti gli effetti di oltre un migliaio di alimenti sul mercurio ottenendo ottimi risultati: molti frutti e alimenti ricchi di fibre sono risultati gli alimenti migliori, come ad esempio la fragola capace di bloccare fino al 95% del metallo pesante o le proteine della canapa che arrivano persino ad un 98%, il burro di arachidi (96%).
La lista dei migliori
Vi riporto la lista dei migliori alimenti per eliminare (o non assimilare proprio) il mercurio dal proprio organismo:
99% chlorella
98% proteine della canapa
96% burro di arachidi
95% fragole
95% foglie di Coriandolo
92% lamponi
91% cacao in polvere
90%; erba di grano
89% granola di cocco e cereali
89% erba d’orzo
88% bacche di Acai
86% farina di frumento
85% polvere di Nori
83% spirulina
83% mirtilli
73% mango
72% senape
54% succo d’arancia
53% riso integrale
20% barbabietole
9% zeolite
Concludendo
Quello che emerge da questo studio è sia la disarmante semplicità con cui ci troviamo nostro malgrado ad accumulare mercurio nel nostro organismo, ma anche la miriade di alimenti sempre disponibili che ci permettono con altrettanta facilità di limitare l’assorbimento di metalli pesanti ed al contempo eliminarli dal corpo.
martedì 9 agosto 2016
La( Sensibilità Chimica Multipla) MCS e EHS (Elettrosensibilita')
La sensibilità chimica multipla (MCS) (Multiple Chemical Sensitivity) è una malattia invalidante, organica, multi-sistemica che evolve in una serie di complicanze sui diversi apparati (da quello neurologico, immunitario, respiratorio, cutaneo a quello muscolo-scheletrico) manifestando stati gravi, come infiammazione cronica, stress ossidativo, problemi neurologici ed immunitari. E’ considerata una delle più gravi nel mondo, riconosciuta negli Stati Uniti, Canada, Germania inclusa nella Classificazione Internazionale delle Malattie dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO), ICD-10 sotto il codice T 78.4, che rende le persone intolleranti a moltissime sostanze di uso comune .I dati disponibili, e relativi all’incidenza della patologia ,oscillano fra il 3% e il 9% della popolazione, con una predominanza nelle donne ,anche se negli ultimi anni in uomini e bambini. La nascita dell’ MCS in genere è scatenata da fattori ambientali, ha inizio con un’esposizione acuta o cronica di una sostanza tossica, dopo di che la sensibilità si estende a tante altre sostanze chimiche comuni come (pesticidi, profumi e altri prodotti miscelati, carburanti, additivi alimentari, tappeti, materiali per l’edilizia ecc.) . Adesso vi indicherò quali sono i prodotti e materiali che causano l’insorgere di questa grave patologia, ve ne elencherò alcuni: • esalazione di gas dai tappeti nuovi • stufe a gas • prodotti per la pulizia • vernici per la casa • pesticidi e conservanti del legno • emissioni dei veicoli • materiali da costruzione • sostanze chimiche tossiche usate per arte, fotografia, stampa ecc. • formaldeide in vestiti, libri e altri prodotti nuovi • carta, inchiostri, macchine fotocopiatrici e toner per stampanti laser • fumo di tabacco passivo Una volta avvenuta l’esposizione a queste sostanze tossiche ,l’MCS si manifesta procurando i seguenti sintomi quali: • difficoltà di respirazione • disturbi del sonno e/o della concentrazione, • perdita di memoria • emicrania • Nausea • dolori addominali • affaticamento cronico • dolori alle articolazioni e muscolari, • irritazioni a occhi, naso, orecchie, gola e/o pelle. • Olfatto Ipersensibilizzato • N.B Alcune persone affette da MCS hanno un equilibrio compromesso ed un aumento di: • sensibilità ai rumori forti • sensibilità alla luce violenta • sensibilità al tatto • sensibilità al calore e al freddo estremi • sensibilità ai campi elettromagnetici. L’evitamento alle sostanze chimiche che possono innescare le reazioni è di vitale importanza nel trattamento della MCS , anche su piccolissime dosi di sostanze, che normalmente sono tollerate dalla maggior parte delle persone e che sono di uso comune e quotidiano, qui ve ne cito alcuni: • cibi chimicamente trattati • aromi e conservanti coloranti • insetticidi • disinfettanti • Pesticidi • Antiparassitari • Detersivi • prodotti cosmetici • Profumi • Deodoranti • Vernici • Solventi • Colle • carta stampata • inchiostri • fumi di combustione • prodotti plastici • materiali per l’edilizia • fumi di stufe • camini, barbecue • formaldeide • trattamenti antitarlo • conservanti del legno • Moquette • Tappeti • colori artificiali Le persone affette da MCS per poter manifestare dei miglioramenti anche lievi, devono evitare in maniera rigorosa l’esposizione, ed allontanarsi dalla fonte che ha innescato il disturbo. Nonostante l’allontanamento però ,devo dirvi che le persone malate da MCS sono costantemente minacciate dalla diffusione di nuove sostanze. Quando si è colpiti, anche il contatto con un'altra persona può essere dannoso, se non si è opportunamente bonificati(utilizzando detergenti adeguati ,escludendo l’utilizzo dei profumi ,ecc) poichè si possono innescare svariate manifestazioni con importanti crisi respiratorie, mettendo l’individuo in serio pericolo di vita. Al di là di come si voglia definirla, la “Sensibilità Chimica Multipla” è una patologia in evidente aumento a causa delle condizioni ambientali progressivamente peggiorate nell’ ultimo decennio. N.B :Importanti manifestazioni della MCS si verifica anche per farmaci, anestetici, prodotti medicamentosi ed altri ancora. Voglio aggiungere che in molti soggetti affetti da MCS, vi è la presenza di Elettrosensibilità. In molti casi infatti, l’ammalato presenta reazioni di intolleranza alle onde elettromagnetiche ,gli è impossibile comunicare con l’ambiente esterno ,rimanendo isolato, perché non riesce ad utilizzare i dispositivi quali : • telefoni cellulari • computer • Radio • Televisione Essendo pochissimi gli specialisti in Italia ,il malato si trova a doversi confrontare con medici che NON CONOSCONO NULLA O QUASI DELLA PATOLOGIA DI FRONTE ALLA QUALE SI TROVANO. Il malato si trova a dover affrontare la nascita di una patologia che non conosce, con sintomi gravi, uno stress correlato con disorientamento, che porta il paziente inevitabilmente ad acutizzare ed alterare il suo quadro, diventando sempre più grave, difficoltoso ma non affrontabile . Oltre che affrontare questa nuova ma grave condizione ,il malato MCS si trova a doversi scontrare con la burocrazia e le Regioni, poiché molte hanno inserito tale patologia tra quelle invalidanti ed altre no, con evidente disparità di trattamento dei cittadini in funzione della regione di residenza. Ricapitolando direi che questa condizione avversa ed invalidante, toglie ogni possibilità di vita sociale, molti ammalati perdono il lavoro, a volte bisogna abbandonare la propria abitazione solo per le esalazioni provenienti dagli appartamenti vicini. Si cerca di trovare l’ambiente piu’ idoneo e meno inquinato possibile . Soli e senza alcun tipo di assistenza, perdendo tutto, la salute, la famiglia, il lavoro e la dignità di essere rispettati nella condizione grave e di malessere. N.B: Tanto ancora c’è da fare ma vorrei focalizzare l’attenzione sulle scelte di molti medici e di operatori sanitari, per poter sensibilizzare i loro animi, affinchè questi ammalati ricevano le cure adeguate tenendo conto del contesto nel quale viviamo, dove tante patologie tra cui l’MCS(Multiple Chemical Sensivity) non si sarebbero mai espresse in forma di malattia se i malcapitati affetti fossero vissuti in un contesto ambientale idoneo , pur avendo la predisposizione genetica non si ammalerebbero mai. Gigantiello Carmela
domenica 7 agosto 2016
Stimolazione del Nervo Vago nel trattamento di Linfodrenaggio Manuale secondo il Metodo Vodder e Respirazione Diaframmatica Consapevole
Il Linfodrenaggio Manuale Metodo Vodder , praticato anche solo nel collo, viso, addome e diaframma agisce immediatamente sul nervo vago e sul sistema parasimpatico. Il suo tocco leggero ed il suo ritmo costante arrivano molto in profondità, fino ai visceri, creando distensione, riattivando la circolazione e rinforzando le nostre difese immunitarie. Il cuore ed il collo contengono neuroni che hanno recettori che rilevano la pressione sanguigna e trasmettono il segnale neuronale al cervello , che va a attivare il nervo vago che si collega al cuore per abbassare la pressione sanguigna e la frequenza cardiaca, favorendo un momento di abbandono e consente un ascolto molto intimo di noi stessi. Durante una seduta di linfodrenaggio associata alla respirazione diaframmatica consapevole, si crea spesso con l’operatore un dialogo non-verbale molto profondo, dove si può trovare, insieme, un istante di vera quiete. E’ lì che si può attingere nuova forza e nuova fiducia.