domenica 7 agosto 2016

Stimolazione del Nervo Vago nel trattamento di Linfodrenaggio Manuale secondo il Metodo Vodder e Respirazione Diaframmatica Consapevole

Il termine “vago” deriva dalla parola latina “vagus”, che significa “vagabondo”, “errante”. Probabilmente, i medici hanno coniato questo nome in riferimento al lungo e intricato percorso che il nervo vago compie all'interno del corpo umano.
Decisamente diversa è, invece, la ragione alla base dell'utilizzo del termine “pneumogastrico”. Tale aggettivo si riferisce a due importanti innervazioni del nervo vago: l'innervazione dei polmoni (“pneumo”) e l'innervazione dello stomaco (“gastrico”).

Il ruolo centrale del nervo vago nella regolazione delle risposte emotive e relazionali e, in generale, nei processi di adattamento all’ambiente è ormai ben chiaro e definito. Il nervo vago ci permette di reagire in modo adeguato in situazioni di stress e pericolo. La sua corretta modulazione e la sua “forza” fanno la differenza tra la capacità di rispondere in modo efficace, mantenendo controllo, padronanza e fluidità nelle risposte o, al contrario, una risposta disorganizzata, confusionaria e inefficace.
Il nervo vago ha ricevuto di recente grande attenzione e diffusione grazie al lavoro di S. Porges e alla sua teoria polivagale. In realtà si tratta di un tema il cui studio è iniziato ben prima. Nel 1921 un fisiologo tedesco di nome Otto Lowi scoprì che stimolando il nervo vago si ottiene una riduzione del battito cardiaco e il rilascio di una sostanza che lui chiamò Vagusstoff (in tedesco significa “sostanza del vago”). Successivamente venne identificata come acetilcolina, il primo neurotrasmettitore acetilcolina identificato dagli scienziati. L’acetilcolina ha un ruolo importante nella capacità di tranquillizzarci e il suo rilascio può essere favorito semplicemente respirando in modo diaframmatico  in maniera profonda e con una fase lunga di espirazione. Tornando a Porges il suo grande merito è stato di identificare due vie attraverso cui il nervo vago può funzionare: aprendo alla socialità o, di contro, attivando meccanismi difensivi. Inoltre Porges ha sottolineato il ruolo di quella che ha chiamato “neurocezione” per definire la percezione non cosciente che può avvenire a livello periferico del sistema nervoso e che ha un ruolo centrale nell’attivazione e nel funzionamento del nervo vago. Il nervo vago, o nervo pneumogastrico, è uno dei dodici nervi cranici dell'essere umano, per la precisione il decimo dei nervi cranici ed è il principale rappresentante delle fibre nervose che compongono il sistema nervoso parasimpatico: secondo alcuni studi, costituirebbe il 75% circa di quest'ultime. È un nervo misto, quindi possiede una funzione motoria e una funzione sensitiva. All'interno del corpo umano, compie un lungo percorso: dalla sua nascita nel midollo allungato, attraversa il foro giugulare, passa per il collo, scende nel torace e, da qui, giunge fino all'addome. Nel suo decorso verso l'addome, stabilisce numerose innervazioni: con il condotto uditivo esterno, con la trachea,  con i polmoni, con lo stomaco, con l'intestino ecc .Le principali funzioni del nervo vago sono:
·         aumento delle secrezioni digestive (tra cui quella salivare, gastrica, pancreatica, biliare ed enterica),
·          diminuzione della frequenza cardiaca (bradicardia),
·          incremento dell'attività di peristalsi (soprattutto a livello intestinale),
·         contrazione dei muscoli bronchiali e dilatazione dei vasi arteriosi innervati (carotidi, aorta ecc ).

 Diversi sono i  modi per stimolare il nervo vago :

1)        Sotto una doccia di acqua fredda
2)        Cantando dei mantra, tutti i  canti energici  in modi leggermente diversi attiva il sistema nervoso simpatico e nervo vago
3)        Yoga
4)        Meditazione
5)        Relazioni sociali positive
6)        Respirazione diaframmatica consapevole  
7)        Risate
8)        La preghiera
9)        CIEM / CEMP .  I campi magnetici sono in grado di stimolare il nervo vago
10)      Linfodrenaggio Manuale secondo il Metodo Vodder,importante per l’attivazione del nervo vago  sia in soggetti sani che in presenza di malattie e disabilità ambientali e quindi,persone affette da MCS (Sensibiltà Chimica Multipla ) ed EHS (Elettrosensibilità). 

 Il Linfodrenaggio Manuale Metodo Vodder , praticato anche solo nel collo, viso, addome e diaframma agisce immediatamente sul nervo vago e sul sistema parasimpatico. Il suo tocco leggero ed il suo ritmo costante arrivano molto in profondità, fino ai visceri, creando distensione, riattivando la circolazione e rinforzando le nostre difese immunitarie. Il  cuore ed il collo contengono neuroni che hanno recettori che rilevano la pressione sanguigna e trasmettono il segnale neuronale al cervello , che va a attivare il nervo vago che si collega al  cuore per abbassare la pressione sanguigna e la frequenza cardiaca, favorendo un momento di abbandono e consente un ascolto molto intimo di noi stessi. Durante una seduta di linfodrenaggio associata alla respirazione diaframmatica consapevole, si crea spesso con l’operatore un dialogo non-verbale molto profondo, dove si può trovare, insieme, un istante di vera quiete. E’ lì che si può attingere nuova forza e nuova fiducia.

A cura di Carmela Gigantiello





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