E’ l’aumento del grasso che va combattuto. E dove va a localizzarsi in una donna il grasso in eccesso?
Proprio nelle regioni interessate dalla celulite.
Perdere peso e’ una cosa, tutt’altra cosa e’ perdere grasso.
Perdere grasso significa ottenere miglioramenti estetici notevoli anche se la riduzione di peso e’ minima, perche’ il grasso ha un peso specifico inferiore al muscolo ma occupa piu’ spazio.Perdendo soprattutto grasso, il peso complessivo scende lentamente ma si migliora a vista d’occhio, ottenendo in tempi anche brevi risultati estetici eccezionali, che riguardano la riduzione della cellulite ed un rimodellamento corporeo ottimale.
Un attento studio dell’assetto ormonale e’ dunque fondamentale per un corretto inquadramento diagnostico della cellulite. Infatti gli alimenti ingeriti con l’alimentazione provocano nell’organismo risposte ormonali e metaboliche che concorrono alla formazione degli accumuli adiposi e della cellulite stessa.
E’ necessario valutare la funzionalita’ della tiroide, attraverso il dosaggio degli ormoni tiroidei, che puo’ risultare ridotta a causa di infiammazione cronica della ghiandola (spesso misconosciuta), di stress o di ridotto apporto iodico, con conseguente ridotta produzione ormonale.
Tale condizione di ipotiroidismo induce una riduzione del metabolismo, in modo particolare dei lipidi, in quanto gli ormoni tiroidei sono coinvolti con l’utilizzo degli alimenti a scopo energetico e stimolano la lipolisi nel tessuto adiposo.
E’ fondamentale inoltre valutare i valori glicemici e l’attivita’ dell’insulina secreta dal pancreas, che viene fisiologicamente prodotta dopo ingestione di zuccheri o carboidrati (pane, pasta, riso, patate). L’insulina ha una azione lipogenetica potentissima, mettendo quindi “da parte” nelle cellule adipose gli zuccheri e i carboidrati in eccesso derivanti dall’alimentazione.
In molti pazienti l’insulina viene prodotta in quantita’ elevata configurando un quadro ormonale detto iperinsulinismo e causato da una resistenza degli organi bersaglio di tale ormone, instaurando un circolo vizioso indotto dai carboidrati nel quale la tendenza ad ingrassare e’ ulteriormente amplificata.
Questi pazienti beneficiano in modo particolare della alimentazione proteica, attraverso la quale mantengono stabilmente bassi i valori dell’insulina. Il pancreas produce anche un ormone detto glucagone, che ha effetti opposti all’insulina e stimola l’utilizzazione del grasso dai depositi.
Tale ormone e’ secreto in seguito all’assunzione di un pasto proteico e contrasta gli effetti negativi dell’insulina, inducendo un miglioramento della cellulite. Bisogna ricordare l’azione dell’ormone della crescita ((growth hormone o gh), prodotto dall’ipofisi, che controlla l’accrescimento corporeo fino all’eta’ adulta ma che anche successivamente svolge un ruolo determinante nella regolazione della sintesi proteica e nell’utilizzazione del glucosio. E’ definito un ormone della “ contro-regolazione” (insieme al glucagone, al cortisolo e alle catecolamine), meccanismo che si contrappone all’effetto dell’insulina mantenendo adeguati i livelli ematici circolanti di glucosio. In caso di dieta proteica tale ormone e’ stimolato con conseguente aumento della sinetsi proteica e facilitazione della sostituzione di massa grassa con massa magra.
Detto cio' vorrei ricordare a tutti voi ,dato che la salute è alla base di tutto,di limitare l'assunzione dei carboidrati e di stare attenti al vostro benessere e a cio' che mangiate.Con questo concludo salutandovi affettuosamente.
Gigantiello Carmela
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